venerdì 20 marzo 2015

14. La meditazione secondo il Satipatthāna Sutta.

 I Dhamma – 2. Le sei basi interne ed esterne dei sensi.
Vorrei completare il post precedente, che riguarda le 6 sfere dei sensi, con alcune righe di approfondimento riguardo ai “legami” che sorgono in dipendenza tanto degli organi quanto degli oggetti dei sensi. Per “legami” (samyojana in Pāli, fetter in inglese) si intende una qualità mentale dotata di uno speciale potere condizionante. Se la consapevolezza non entra in campo, l’energia di questo condizionamento verrà proiettata sull’oggetto, e si dirà quindi che io soffro, gioisco o altro a causa di questo o quello.
Nei discorsi del Buddha ci si riferisce ai legami elencandone solitamente 10:
1.    Credenza in un sé sostanziale e permanente.
2.    Dubbio.
3.    Credenza nell’efficacia di riti, regole e cerimonie.
4.    Desiderio sensuale.
5.    Avversione.
6.    Desiderio di un’esistenza materiale confortevole.
7.    Desiderio di un’esistenza immateriale.
8.    Orgoglio.
9.    Irrequietezza.
1.  Ignoranza.
Molto è stato scritto sulla gradualità e sequenzialità dello sradicamento dei legami e sono state fatte connessioni tra il loro superamento e i successivi livelli di realizzazione. Ma qui ci interessa sapere che nella pratica formale della Meditazione di Consapevolezza probabilmente non si incontreranno tutti e 10 i legami, ma è importante ricordare le indicazioni del Discorso sia in questa che nella vita di tutti i giorni (dato che in ogni momento della nostra esistenza percepiamo qualche cosa). Di nuovo, come per i 5 ostacoli, il Buddha propone una procedura tratta dal modello medico: diagnosi cura e prevenzione (come un legame sorge, come può essere rimosso, come impedire il suo sorgere nel futuro). Ma forse l’istruzione più importante è quella di notare sistematicamente il nesso condizionato (e condizionante) tra percezione e legami. Notare, illuminare, essere consapevoli, non interferire sulla base di giudizi, indicazioni morali o altro. L’esperienza della ripetuta consapevolezza del meccanismo di condizionamento farà sì che si riesca a prevenire, con la pratica e l’attenzione, il sorgere di un legame.

Gli aggregati e i 5 ostacoli sono parti costitutive della nostra individualità, ma le tendenze latenti, gli influssi, i legami sono tutti condizionati dalle prime fasi del processo di percezione. Queste righe del Discorso invitano a rivolgere l’attenzione a questo, in un lavoro di sempre maggiore raffinazione della pratica.

lunedì 9 marzo 2015

15 marzo - incontro gratuito di meditazione

Condurrò il prossimo incontro gratuito di meditazione il 15 marzo alle 10 nella solita sede: il centro B.K.S.Iyengar di via Vegezio, 6 alla Balduina, Roma.
Durerà circa 2 ore e sarà strutturato nel solito modo: una meditazione guidata, domande e risposte, e nuova meditazione. Non è necessaria prenotazione, non ci sono formalità. nella homepage di questo blog ci sono tutti i recapiti per chiedermi informazioni, o si può anche lasciare un commento a questo post.