Non troverete in questo
Blog esortazioni a meditare, né niente che assomigli ad un insegnamento, se non
sotto forma di citazioni da libri o discorsi. Fatto sta che alcune circostanze
della vita mi hanno portato a condurre, una volta al mese, delle domeniche
mattina di meditazione al Centro Yoga B.K.S Iyengar di via Vegezio, 6 a Roma. Questo
Blog, oltre ad illustrare la mia attività di Counselor, nelle mie intenzioni accompagnerà
e approfondirà quei temi che sorgeranno durante la condivisione che segue la Meditazione.
Metto qui nero su
bianco alcuni punti che di solito espongo come introduzione ai miei incontri:
La mia pratica della
Meditazione ha un riferimento preciso nel Buddhismo Theravāda, attualmente
diffuso in diversi paesi del sud-est asiatico. Il suo fondamento testuale è
il cosiddetto Canone Pāli, la raccolta più antica dei discorsi del Buddha. Il
Pāli è la lingua nella quale i discorsi sono stati tramandati e trascritti già
in epoca antica, e probabilmente è assai vicina alla lingua o alle lingue
utilizzate dall’Illuminato.
Alcuni discorsi del Canone Pāli , come il Mahāsatipatthāna Sutta o l’Ānāpānasati Sutta hanno formato,
in tempi recenti, il retroterra per la rinascita di una pratica nota come
Meditazione Vipassanā, nota in inglese come Insight Meditation. Lo scopo di
questa meditazione e quello di avere una visione profonda e intuitiva
(Vipassanā, Insight) della vera natura della realtà, vale a dire delle Tre
Caratteristiche dell’Esistenza: Impermanenza, Sofferenza (o natura insoddisfacente
dei fenomeni) e realizzazione del Non-Sé.
Le principali pratiche
della Meditazione Vipassanā includono lo sviluppo della Consapevolezza, qui e
ora della propria dimensione fisica, affettiva (mi piace – non mi piace),
mentale, e la penetrazione esperienziale di alcuni aspetti della Dottrina.
In pratica, si passa
del tempo seduti a contemplare l’aria che entra ed esce nella respirazione, il
proprio corpo, i propri stati mentali per stabilire in sé una presenza
centrata, silenziosa, non giudicante, pacificata. E uno stato di profonda
accettazione ed apertura alla vita così com’è, sul sentiero di una sempre
maggiore liberazione da schemi ripetitivi e limitanti.
Mi fermo qui, nella mia
esposizione che riguarda la pratica che propongo, ma prima due avvisi.
Il primo: non sono un
insegnante di meditazione, ma un praticante che si è trovato a condividere
quello che sa a chi vuole ascoltare. Le domeniche di via Vegezio non sono
strutturate come un corso, chiunque può prendere parte a qualsiasi data senza vincolo di partecipazione. Se qualcuno
vuole approfondire la pratica, può trovare nella sezione Bibliolink di questo
Blog i riferimenti necessari a monasteri, monaci, insegnanti, libri e riviste.
Il secondo: per quanto
alti i riferimenti dottrinali, per quanto complessa certa terminologia, la
meditazione è un mezzo semplice, naturale, accessibile a tutti, che richiede
solo costanza e attenzione.