mercoledì 17 giugno 2015

21 giugno Incontro Gratuito di Meditazione

Ultimo incontro di quest'annata, il 21 giugno alle 10 come sempre al Centro Yoga B.K.S.Iyengar di via Vegezio, 6 a Roma, zona Balduina. Contattatemi per qualsiasi informazione. Sono molto soddisfatto di questi incontri domenicali, soprattutto perchè sono serviti di stimolo a molti per entrare in contatto con i monaci del Santacittarama che sono, insieme a qualcun altro, il mio riferimento spirituale.
A settembre si ricomincia!!

martedì 2 giugno 2015

Giorgio Morandi e la Contemplazione di Consapevolezza

Sono stato oggi alla mostra che espone opere di Giorgio Morandi al Vittoriano, a Roma. Una sua frase campeggiava su un muro, in una delle prime sale:
"Per me non vi è nulla di astratto, per altro ritengo che non vi sia nulla di più surreale, di più astratto del reale". 
La sua opera, viene spesso detto, non è idealista, come lo erano molti artisti del suo tempo. Il suo contatto con le varie correnti dell'arte del tempo cessò nel 1919. E iniziò la sua contemplazione della realtà, di natura più propriamente mentale

La didascalia di questa foto a lato potrebbe essere: Morandi che contempla. Il suo sguardo si posa sugli oggetti in una sorta di "così come sono", proprio come lo sguardo interiore di chi pratica la Meditazione di Consapevolezza si posa sul respiro. E quel "così come sono" va a fondo delle cose, penetra la loro natura reale e mette di fronte ad un nulla, che non è un nulla metafisico, una trascendenza, ma un umanissimo "questo ho trovato, non ho trovato niente..." Eppure il suo sguardo continua a stare lì, fino alla sua morte nel 1964, quando si concluse la sua vita schiva e solitaria.

Mi chiedo quale strano destino sia quello di Morandi: trovare una chiave alla comunicazione della Contemplazione sul Non-sé. La sua creazione artistica era la sua modalità di Contemplazione. La vera Contemplazione, però, non ha solitamente mezzi per esprimersi, certo non le parole né i concetti (non è quindi idealista), ma rimane nel campo mentale, è la mente che trova e forse crea un suo campo nel quale liberarsi dai condizionamenti. E nella mostra al Vittoriale, in mezzo a tanti tentativi sofferti, esperimenti e prove, c'erano "discorsi"

di puro linguaggio contemplativo come questo qui a fianco. Sono "solo" oggetti, depurati di spazio, consistenza, ombra, colore, materia eccetera, ma sono oggetti. 
Ho una tentazione: attraverso questi oggetti si vede un "non-sé" proprio come nella meditazione, e si possono scorgere anche l'impermanenza della loro-nostra esistenza e una forte carica di struggimento: la nostra-loro vita non è facile. Beh, so che forse non è onesto piegare alle proprie convinzioni un grande Maestro, ma questa mostra mi ha ispirato e, potendo, mi sarei seduto qualche mezzora a contemplare molti dei suoi quadri.