Sono nato nel 1957 e ho
sempre vissuto a Roma, tranne gli anni dal 1988 al 2000, periodo durante il
quale ho portato la mia residenza per motivi di lavoro nel Golfo Persico. Ma
ancora prima che cominciassi a lavorare, si è manifestata nella mia vita una
sorta di “persecuzione” da parte di fatti ed esperienze attinenti alla
spiritualità orientale. Un irascibile professore di musica alle medie, quando
non sopportava più l’irrequietezza di noi alunni ci metteva tutti a braccia
conserte in silenzio e ci faceva la morale attingendo a storie e dottrine
riguardanti Krishna e Shiva. Più o meno in quel periodo, delle lezioni in un
villaggio turistico, in riva al mare al tramonto, mi fecero sperimentare per la
prima volta il benessere psicofisico dello yoga.
Poco più che ventenne
incontrai per la prima volta la meditazione, in una forma un po’ casalinga presso
degli amici, sotto la guida di adulti che si sentivano sufficientemente saggi e
realizzati. Guardandoci attorno alcuni di noi entrarono in contatto con il
professor Corrado Pensa, che in quegli anni iniziava a tenere quei gruppi di Meditazione
che si evolsero poi nella Associazione per la Meditazione di Consapevolezza
(A.Me.Co.). Così nella prima metà degli anni ’80 cominciò la mia carriera di
meditante, che mi ha portato a praticare la Meditazione Vipassana (o
Mindfulness Meditation, Meditazione di Consapevolezza) sotto la guida di
numerosi insegnanti e maestri, sia laici che monaci, e a partecipare a diversi
ritiri in Italia e nel Regno Unito.
In parallelo è iniziata
anche la mia frequentazione di uno psicoterapeuta jungiano, anch’egli
praticante spirituale. Incontratolo di nuovo in anni recenti, ho saputo che anche
lui è diventato un sostenitore del modello teorico Mindfulness.
Dopo 2 anni
continuativi, la mia psicoterapia è andata avanti per un lungo tempo suddiviso
però in periodi brevi, approfittando dei soggiorni in Italia durante la mia
residenza nel Bahrain dove io, diplomato di Liceo Artistico, figlio, fratello e
nipote di architetti, mi occupavo di progetti di arredamento. Il contatto con
altre culture è stato molto formativo in termini di apertura mentale. E non
parlo solo del fatto che il Bahrain è un paese arabo e musulmano, ma anche che
lì vivono un gran numero di immigrati dal Subcontinente indiano, e tra essi
trovai la maggior parte dei miei amici.
Tornato in Italia ho
continuato a lavorare nell’interior design ma, avvicinandomi ai 50 è iniziato
un periodo di trasformazione, in parte voluto ma con aspetti inattesi: la fine
di un rapporto di lavoro apparentemente sicuro, la nascita di un legame
affettivo più solido, la frequentazione assidua dei monaci del Santacittarama e
del Sangha della Foresta, il corso e il diploma in Mindfulness Counseling e
l’inizio del lavoro in questo campo, la nascita di 2 gemellini, maschietto e
femminuccia.
E qui arriviamo ad
oggi, chi vuole sapere il seguito dovrà frequentare questo Blog!!!