lunedì 3 dicembre 2018

Un libro, un insegnamento, un compendio.

Chiunque è interessato alla Meditazione, alla Vipassana, alla Mindfulness, alla Pratica della Consapevolezza, al Buddhismo, si precipiti su questo link (che rimanda al sito del Monastero Santacittarama):

Sarà possibile scaricare in formato pdf il libro "Satipatthana, il cammino diretto" di Achaan Analayo.
L'autore è un monaco nato in Germania nel 1962 e ordinato a Sri Lanka nel 1995. Nella sua vita alterna soggiorni in Germania (dove è professore all'Università di Amburgo), a Taiwan, a Sri Lanka e negli Stati Uniti, dato che di recente è diventato insegnante residente all'Insight Meditation Society di Barre (Massachusetts). Va però anche detto che ovunque si trovi, trascorre parte di ogni settimana in continua meditazione, in condizioni, in pratica, di ritiro monastico.
Nel corso degli anni si è andato affermando come una delle maggiori personalità al mondo nello studio del Buddhismo antico, cioè di quel corpus di testi che possono esser fatti risalire ad un periodo compreso tra il 500 e il 300 a.c., precedente quindi alla costituzione del Buddhismo Theravada che forma il background di pratiche affermate anche in Occidente come la Vipassana. 
L'opera in questione ha quindi il pregio di essere stata scritta da un monaco che racchiude in sé le qualità del filologo e del praticante.
L'esposizione è dettagliata ed esauriente: con pochissime eccezioni (alcune però ormai datate) mai era stato pubblicato un testo che esponesse con completezza e ricchezza il Satipatthana Sutta, allargando il raggio dei contenuti del libro a tantissimi aspetti del Dhamma. Anche in questo il testo è prezioso, nell'avere raggruppati in un solo volume ragguagli a vari aspetti dell'insegnamento: le 4 Nobili Verità, i 5 Ostacoli, i 5 Aggregati, l'Anatta, la Metta e così via. Ho sperimentato personalmente come la lettura (e infinita rilettura) del libro (nell'originale inglese) avesse delle positive ricadute nella mia pratica personale.
Achaan Analayo attualmente si occupa (tra l'altro) di studi comparati tra i testi del Buddhismo Antico e il corpus di discorsi ad essi corrispondenti tramandati in cinese. In alcuni casi, l'originale pali è perso, o ci sono interessanti omissioni o aggiunte nel testo cinese. Procedendo in questo lavoro, l'Autore si è imbattuto in diversi testi nel quale il Buddha o i monaci a lui più vicini affrontavano l'argomento della malattia, del dolore e della morte, e in diversi casi è stato riscontrato un atteggiamento non dissimile da quello portato avanti dai moderni operatori Mindfulness. Vale a dire la Meditazione e la Consapevolezza venivano, dal Buddha e dai suoi, indirizzati specificamente a dolore malattia e morte, per averne una ricaduta di sollievo, oltre che di avanzamento spirituale. Alcuni testi a questo riguardo sono già stati pubblicati in inglese  e cercherò di darne conto in prossimi post in questo blog.